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Antonietta Mazzeo

Premiate Trattorie Italiane Storie di uomini, di cibo, di territorio

Aggiornamento: 10 nov 2020


Premiate Trattorie Italiane

Storie di uomini, di cibo, di territorio

di Antonietta Mazzeo


C’erano una volta l’ossobuco con il risotto, simbolo della tradizione milanese in tavola, i bucatini o i rigatoni all'amatriciana, classico senza tempo della cucina romana, i tajarin sugo con fegatini di pollo, o frattaglie varie di pollo e coniglio, senza rivisitazioni, i tortellini in brodo

rigorosamente “piccoli” in un cucchiaio da minestra ce ne devono stare almeno 6; ricette senza tempo, che non deludono mai, preparazioni semplici ma gustose, frutto di prodotti e sapori quasi dimenticati, devotamente consumate in un luogo ospitale e informale, tra pochi tavoli ravvicinati, oggi diventato quasi mitologico, la trattoria.


Dal Monferrato al Carso, dalla Pianura Padana alle Madonie, e giù per l’Appennino, le Murge, le spiagge adriatiche e le rocce tirreniche, le trattorie, con preparazioni che rappresentano il meglio della cucina locale, raccontano la realtà del nostro territorio, le nostre tipicità, le nostre tradizioni culinarie nella loro unicità.


Andare in trattoria è un po' come tornare a “casa dalla nonna”, un porto sicuro; ritroviamo le nostre radici seduti attorno a un tavolo, beatamente crogiolati dal senso di nostalgia e sicurezza del cibo di sempre, semplice, godurioso, abbondante, fatto come una volta, sempre fedele a se stesso e ai nostri ricordi, anche se a volte leggermente “aggiornato”.


Sara Favilla, food writer toscana in “Premiate Trattorie Italiane”, pubblicazione bilingue edita dal Gambero Rosso, con le immagini del fotografo Lido Vannucchi, promotore dell’iniziativa, narra di tredici insegne, tra le migliori in assoluto, che si sono legate tra loro: storie di uomini, di cibo e di territorio, accomunate dall’amore per l’ospitalità tramandato da genitori a figli.


Elemento costitutivo e fondamentale del sistema trattoria/famiglia sono i fornitori, nel libro per ogni insegna ci sono le indicazioni degli osti sulle scelte di spesa; allevatori, pescatori, agricoltori, vignaioli e artigiani, non sono limitati al ruolo di fornitori ma sono parte integrante

Nel segno del vivere comune, dell’apparato sempre attivo, trattoria.


In quanto Emiliana d’adozione, non posso che, doverosamente soffermarmi a Savigno (BO), l’insegna è quella della Trattoria Amerigo dal 1934.


“Nella storia del mondo c’è stato un Amerigo Vespucci, cartografo. Ha esplorato latitudini ignote e dato il suo nome a un continente. Nella storia di Savigno c’è stato un Amerigo Vespucci, mio nonno. Suonava il clarinetto nella banda del paese e ha dato il suo nome a una trattoria”. (Alberto Bettini - Amerigo 1934, ottant’anni straordinariamente normali)


Frutto della lungimiranza di nonno Amerigo Vespucci che, aveva intuito il potenziale della convivialità, proponendo da sempre con saggezza, grandi materie prime con un legame fortissimo con il territorio, la Trattoria da Amerigo 1934, è uno dei grandi luoghi della cucina tradizionale italiana.


L’ambientazione è piacevolmente vintage, il tempo sembra essersi fermato, ci si immerge in sapori veri, autentici, dove storie ed emozioni arricchiscono pietanze con moderna leggerezza. Le preparazioni seguono la stagionalità degli ingredienti, alcuni sono in carta solo per poche settimane all’anno; funghi e tartufi sono i protagonisti delle prime domeniche di novembre quando Savigno ospita la sagra nazionale del tartufo bianco pregiato.



“Premiate Trattorie Italiane”, una guida pratica, una raccolta di racconti veri, autentici, una storia di valori, sentimenti e rispetto ben raccontata, ricca di dettagli territoriali che incuriosiscono e inducono a replicare il percorso, per poter vivere direttamente, l’emozione, l’esperienza, dei trascorsi di famiglie che hanno fatto e fanno la storia gastronomica italiana, un viaggio alla ricerca di quella piacevole nostalgia che è rappresentata dai “sapori del ricordo”.


Premiate Trattorie Italiane

Storie di uomini, di cibo, di territorio

Testi Sara Favilla

Editore Gambero Rosso GRH

Collana Le guide

Illustratore Lido Vannucchi

Edita in Italiano/Inglese

Traduttore Jordan De Maio

Anno edizione 2020


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