
Bubble's - anno VII - n° 23 - marzo 2025
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Antonietta Mazzeo - Bubble's
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È un libro, una rivista, un magazine, la nostra idea di BELLEZZA editoriale con la quale comunicare di saper fare. E’ cultura intorno al mondo delle bollicine italiane.
Bubble’s è il risultato di una idea maturata in 25 anni lungo i quali è stata acquisita una visone dell’editoria di settore originale che tenesse conto della storia, della memoria, delle passioni che si sprigionano gustando una bicchiere di vino italiano e nel godere di un Italian good living che il mondo ci invidia.
Bubble’s è un coagulare intorno al quale si uniscono un insieme di idee e le intellighenzie di chi è ricco dentro. E’ una vetrina da sfogliare in leggerezza, ma capace di dare emozioni ai sensi e d’informare sulle magie di questa nostra Italia, dando valore a chi ne ha, raccontando gli incontri, come se fossero degli eventi irripetibili e significativi, utili per accompagnare l’ebbrezza di un sorso, un momento di festa della vita.
Abbiamo voluto dare un senso al BELLO, sforzandoci di metterlo in un contenitore fatto di carta, immagini e parole. Bubble’s è l’eccezionalità, l’esclusività, l’unicità, l’eleganza del pensiero che diventa libro, rivista, magazine, web. Un contenitore al cui interno ci sono solo primi attori, piccoli o grandi che siano non ha importanza, perché è tutta gente che ha una gran bella storia da raccontare. Alcuni di questi sono qui dentro in rappresentanza del mito, altri per la leggenda che incarnano, altri ancora per l’arte o l’alchimia della vita che sanno incarnare.
Bubble’s è scrive “di Bolle” che odorano di sorrisi, non avendo la pretesa di fornire notizie, ma di regalare pensieri ed emozioni. Bubble’s non è metafora, ma un modo tangibile di ritenersi amico di un bel pensiero.
ANDREA ZANFI
da 25 anni racconta le aree vitivinicole nazionali percorrendo nuove strade o ripercorrendone altre già calpestate. Ma niente è mai come prima, quindi le affronta con uno sguardo nuovo, più consapevole e riflessivo, più critico e attento. Con un realismo narrativo quasi cinematografico in cui esalta il suo errare nelle terre che attraversa con una veridicità coinvolgente. Il suo è un voler andare verso est, non alla ricerca di una frontiera, ma di un nuovo giorno, allungando quello che sta vivendo, scivolando in un mondo che cambia e provando a cambiare con esso; misurandosi con un sistema che è anch’esso in continuo mutamento, inframezzando il tempo con gli incontri che l’autore ha giornalmente non solo con i protagonisti della viticoltura, ma anche con giornalisti, scrittori, ristoratori e tutte quelle menti pensanti con cui viene in contatto, cercando di carpire la conoscenza di ciò che egli solo immagina.