L’Olio di Michelangelo - L’Olio Extra Vergine di Oliva toscano del Valdarno, della Valtiberina e della Valdambra

L’Olio di Michelangelo
L’Olio Extra Vergine di Oliva toscano del Valdarno, della Valtiberina e della Valdambra
di Antonietta Mazzeo
I caratteri del paesaggio della Toscana, combinazione virtuosa in perfetto equilibrio tra natura, arte e bellezza, costituiscono fattore di eccellenza nell’immaginario collettivo mondiale, meraviglia che stupisce turisti e visitatori, è in gran parte disegnato dagli alberi di olivo e dai terrazzamenti di pietre murate a secco che ne caratterizzano le coltivazioni nelle zone collinari. Qui nasce un eccellente olio extra vergine di oliva, frutto di una tradizione secolare. La varietà degli olivi e la tecnica di coltivazione, la raccolta delle olive al giusto grado di maturazione e la loro attenta lavorazione, concorrono a creare un prodotto incomparabile, dal sapore riconoscibile, che porta con sé tutte le sfumature di questa terra.
La campagna Aretina è un reticolo punteggiato di pievi e chiese, di borghi e ponti, di rocche e castelli, avvolto da splendidi paesaggi agrari. Il Valdarno (si usa curiosamente il “maschile” e non il “femminile”) che è, come fa intendere il nome stesso, la valle attraversata dal fiume Arno situata tra Arezzo e l’Area Fiorentina, e la Valtiberina, la valle dove nasce il Tevere, e la Valdambra, dove le colline del Chianti toccano la valle superiore dell’Arno, lungo il percorso del torrente Ambra, sono luoghi di grande fascino, dove bucolici scenari testimoniano il sapore rurale della campagna toscana. Particolarità della zona sono le Balze, un fenomeno erosivo che ha dato origine a ripidi pendii argillosi dal tipico colore giallastro, simili visivamente a dei piccoli canyon, e a loro tutela è stata creata un’area naturale protetta di più di 2000 ettari. Il profilo di questi scoscesi burroni non lasciò indifferente nemmeno Leonardo da Vinci che ne ha dipinto le forme sugli sfondi di alcune sue pitture più celebri, tra cui addirittura la conosciutissima Gioconda. Il genio, però, non fu il solo a lasciarsi incantare dalle sfumature di questi scenari naturali, tant’è che altri due nomi noti hanno lasciato qui tracce del loro operato: il Beato Angelico e Masaccio.
Ma non c’è solo bellezza, ci sono anche preziose risorse che l’uomo ha saputo sapientemente sfruttare. Qui si conserva una forte tradizione agricola, rivolta principalmente alla produzione dei vini e di oli d'oliva di gran pregio. In queste zone l’ulivo la cui origine risale al secolo XVIII trova un clima particolarmente favorevole per la buona esposizione al sole, ma può capitare che tale esposizione nei mesi più freddi, possa provocare gravi danni alle colture come è successo ad esempio nel 1985 quando una lunga gelata “bruciò” un’enorme quantità di olivi. Qui non si trovano piante secolari, ma il prodotto finale è di elevata qualità.
L’olio extra vergine di oliva del Valdarno, della Valtiberina e della Valdambra viene prodotto principalmente dalle cultivar di Frantoio, Moraiolo e Leccino, e dalla varietà autoctona Morcona, tipica della Valtiberina toscana e adattata nei secoli ai terreni di Caprese Michelangelo. L’olivo Morcone è resistente al freddo e presenta una grande variabilità genetica, producendo individui particolarmente adatti alle condizioni climatiche di vallate dell’entroterra ai piedi dell’Appennino.
La campagna “Aretina” è caratterizzata da uno straordinario patrimonio di biodiversità di olivi, per la cui tutela e apprezzamento, il Comune di Bucine con il sostegno e la condivisione di un gruppo di aziende del territorio, ha creato Il progetto Olionostrum, “Biodiversità e Innovazione per un Olio Extravergine di Oliva di qualità. Il progetto che si pone come obiettivo la valorizzazione dell’intera filiera olivicola: dalla coltivazione alla raccolta, ai sistemi di frangitura fino alla conservazione del prodotto attraverso corsi di degustazione e di formazione, visite aziendali.
Nel territorio del Comune di Bucine i tecnici del CNR-Ibe hanno individuato oltre 40 fenotipi, (varietà diverse tra loro anche geneticamente) esclusivi della Valdambra, tra cui l’Olivone di Montebenichi, una pianta di olivo molto antica, probabilmente vecchia di oltre 300 anni, che ha superato indenne gelo, siccità e tutte le possibili avversità climatiche di una località collinare a 450 metri di altezza. La pianta presenta caratteristiche morfologiche diverse rispetto alle più comuni varietà di olivo toscano e rappresenta anche l’unico esemplare di una varietà finora sconosciuta. Il comune di Bucine ha inserito l’Olivone nell’elenco degli “Alberi della Memoria”, progetto di protezione e promozione degli antichi patriarchi vegetali che prevede anche un itinerario di visita che si snoda fra campagna e castelli.
I fenotipi sono conservati e studiati nell’impianto di collezione di germoplasma realizzato dal Comune di Bucine in collaborazione con il CNR IBE di Firenze e l’Azienda Agricola Villa a Sesta, per rilevarne i dati morfologici e bioagronomici necessari alla descrizione e all’iscrizione delle nuove cultivar autoctone della Valdambra ai repertori dell’olivo della Regione Toscana. I dati agronomici di campo come la precocità di entrata in produzione, l’entità delle produzioni, la tendenza all’alternanza e la tolleranza agli stress biotici e abiotici vengono attentamente valutati nel corso degli anni.
L’olio extra vergine di oliva Toscano, patrimonio unico del territorio e della cultura di questa regione, dal 1998 è tutelato dalla Indicazione Geografica Protetta, la zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Toscano IGP comprende l’intero territorio della regione Toscana.
Per Olio Extra vergine di Oliva della provincia di Arezzo, Valdarno, Valtiberina e Valdambra, la denominazione IGP di riferimento è
IGP Toscano
Menzione geografica aggiuntiva “Colline di Arezzo”:
Frantoio Moraiolo e Leccino per almeno l’85%;
Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 15%.
Colore: verde intenso carico al giallo con evidenti note cromatiche verdi;
Odore: di fruttato intenso;
Sapore: piccante e leggermente amaro;
Acidità massima: <= 0,50%.
Comments