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OLEOTURISMO - La Madia Travelfood n° 349 - mag-giu 2021



OLEOTURISMO

Con l’equiparazione dell’Oleoturismo all’Enoturismo, dopo una lunga attesa l’Olio Extravergine di Oliva avrà medesimo rilievo del vino.

La Madia Travelfood n° 349 - mag-giu 2021

A cura di Antonietta Mazzeo Capo Panel Olio, Tecnico ed Esperto degli Oli d’Oliva Vergini ed Extravergini, Membro del Panel DISTAL il Comitato Professionale di Assaggio di oli d’oliva, Aspirante Assaggiatrice di Olive da Tavola, Consigliere dell’Associazione Nazionale Donne dell’Olio, Direttrice Generale di COER Movimento Turismo dell'Olio Emilia-Romagna


OLEOTURISMO

Con l’equiparazione dell’Oleoturismo all’Enoturismo, dopo una lunga attesa l’Olio Extravergine di Oliva avrà medesimo rilievo del vino.


di Antonietta Mazzeo


L’emendamento approvato alla legge di bilancio 2020, art. 1, commi 513 e 514, ha istituito e riconosciuto L'Oleoturismo, che dal 1 gennaio 2021, ha assunto a tutti gli effetti le medesime disposizioni dell’enoturismo.


L’emendamento, al quale ha lavorato il senatore Dario Stefano, e che ha seguito il stesso iter della, della legge sull’enoturismo, del 27 dicembre 2017 n. 205, non solo rappresenta una nuova invitante possibilità per i produttori di olio extravergine di oliva, ma consolida e da nuova linfa al settore del turismo enogastronomico, comparto strategico per la valorizzazione e la promozione del territorio, tramite l’apprezzamento e il riconoscimento di uno degli elementi identitarii a cui non possiamo rinunciare, racconta chi siamo e le nostre radici.


Definito ai sensi dell’articolo 2135 del Codice Civile, alla pari dell’enoturismo, un’attività agricola, e riconosciuto secondo i commi 513 e 514 della Legge di Bilancio 2020 come una forma di turismo. Secondo quanto determinato dal decreto, l’Oleoturismo è rappresentato dalle esperienze tematiche che consentono di entrare in contatto con tutti le realtà legate al mondo dell’Olio Extravergine di Oliva, in attinenza e collegamento con la cultura del territorio, come le visite guidate agli oliveti di pertinenza dell’azienda, ai frantoi, alle oleoteche, alle dimore storiche con produzione di olio; le visite nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’olivo ed alla trasformazione in olio extra vergine di oliva, della storia e della pratica dell’attività olivicola ed elaiotecnica in genere, ai musei dedicati all’olio di oliva; alle iniziative di carattere didattico, culturale e ricreativo; alle attività di degustazione e commercializzazione delle produzioni olivicole, anche in abbinamento ad altri alimenti; alle iniziative di promozione e valorizzazione della civiltà e della cultura olivicola, agli eventi, ai festival); i pernottamenti in strutture ricettive a tema olio; i trattamenti di benessere a tema olio presso SPA di strutture tematiche; le esperienze culinarie in ristoranti con piatti in abbinamento agli oli locali; itinerari e percorsi che abbiano come tema l’olio di oliva

Per gli imprenditori del comparto, olivicoltori, frantoiani, potrebbe essere l’occasione per costruire una nuova cultura dell’Olio Extravergine di Oliva, capace di connettere le conoscenze della scienza con la tradizione e la storia di questo alimento, ma anche di rilanciarne il consumo

Ma quali sono i requisiti minimi necessari per l’esercizio dell’attività?


REQUISTI MINIMI

• Almeno 3 giorni di apertura settimanale

• Utilizzare per la prenotazione delle visite strumenti dedicati, meglio se informatici.

• Indicare la possibilità di usufruire di aree di parcheggio in azienda, o nei pressi di questa.

• Presenza in azienda di personale competente e formato che conosca le specificità del territorio.

• Rispetto di tutte le norme di carattere igienico-sanitario



Con oltre 400 mila aziende produttrici, 43 D.O.P. e 4 I.G.P., oltre 250 milioni di piante e 533 varietà diverse di olive (circa il 42% delle varietà mondiali), l’Olio Extravergine di Oliva trova in Italia le migliori manifestazioni a livello mondiale, ma non ancora è riuscito a prevalersi di tutte le sue possibilità a virtualità. L’Olio Extravergine di Oliva non è solo un elisir unico e irresistibile, ma è considerato dagli esperti come il grasso più adatto, il migliore, per l’alimentazione umana, uno dei prodotti cardine della dieta mediterranea, meraviglioso ed equilibrato modello nutrizionale che unisce qualità del cibo, benessere psico-fisico, sostenibilità ambientale e cultura delle tradizioni; eppure i consumi di questo elisir, unico e irresistibile, non crescono, così come non si afferma, la percezione del valore di questa eccellenza.


L’Oleoturismo, specialmente se consideriamo le possibili sinergie con l’enoturismo e il turismo gastronomico, costituisce una leva potente di sviluppo, anche per il comparto turistico ed occupazionale, ma rappresenta, prima di tutto, un’opportunità importante, unica ed imperdibile, per i produttori olivicoli, per la crescita del comparto, per la valorizzazione e la conoscenza del prodotto. Olivicoltori e frantoiani, aprendosi al turismo e differenziando la propria attività potranno ottimizzare la redditività della propria impresa, concorrendo congiuntamente a favorire il consumo, ed incrementare le vendite, promuovendo la conoscenza, l’informazione e l’educazione dei potenziali clienti.







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